C’era una volta

Un orologio fermo
scandisce il ritmo del tuo cuore,
sdraiato su lenzuola ormai stanche,
a meriggiar con te su un malconcio materasso a molle.
Una televisione in bianco e nero ti guarda
e libri ingialliti non raccontano alcuna storia,
addormentati sugli scaffali.
Smarrenti silenzi recitano da capezzali,
a piangere una felicità ormai illusoria;
e souvenir di viaggi ad afferrare
una vita partita e mai più ritornata.

Questa è casa tua,
un orologio fermo:
sospesa nel tempo,
a trattenere il fiato
dal giorno in cui lui ti venne strappato.
Restasti sola, sposa di scur vestita,
e per tenerlo con te lo nascondesti nell’immobilità della tua vita.

Ora l’orologio scorre all’indietro,
le sue lancette, come spazzini,
portano via ciò che è stato.
Uno spesso velo nero si accascia sulla tua memoria
e per la seconda volta perdi la tua storia:
non ricordi il suo nome, il suo volto, l’amore.

Ma ti prego, non darti affanno,
mia amata, afflitta anziana:
casa tua ricorderà sempre per te.

Luglio 2023